PERCHÉ SCOPRIRE IL PARCO DI VULCI CON UNA VISITA GUIDATA

Natura incontaminata, paesaggi mozzafiato, laghetti e cascate, castelli medievali e i resti di una potente città etrusco-romana: questi sono gli ingredienti perfetti che ci offre lo straordinario scenario del Parco di Vulci.

In provincia di Viterbo, a circa 45 minuti di auto dal capoluogo e vicinissimo al confine con la Toscana, il Parco di Vulci ci racconta la vita di una delle città più potenti del popolo etrusco.  Le tombe scolpite e i pregevoli reperti conservati al Castello dell’Abbadia e nei vari musei di tutto il mondo ci parlano della ricchezza acquisita dalle grandi famiglie principesche di Vulci a partire dal X secolo a.C. fino al periodo della conquista romana.  

Qui natura e archeologia si fondono insieme: durante la visita guidata del Parco di Vulci scopriremo la storia di questa grande metropoli etrusca, divenuta poi romana e in seguito abbandonata fino a sparire del tutto, dimenticata e sepolta con il passare dei secoli e riscoperta solo nel XIX secolo quando iniziarono le prime campagne di scavo archeologico. Camminando sui basoli delle antiche strade romane, durante la visita guidata fiancheggeremo i resti dell’imponente acquedotto che portava l’acqua in città, tombe medievali, sistemi difensivi ingegneristici per impedire l’accesso dei nemici, templi e basiliche. E poi ancora visiteremo la straordinaria Domus del Criptoportico con le sue botteghe, le terme, le fontane, i suoi giardini, il Mitreo, gli ambienti sotterranei con i locali di produzione e le straordinarie sale dove si conservano notevoli pavimenti in mosaico e marmi pregiati.

Ma non saremo soli! A seconda della stagione in cui si visita il parco di Vulci è possibile incontrare upupe, pavoncelle, gruccioni e rondini, ma durante tutto l’anno si potranno ammirare anche i cavalli e le vacche maremmane, veri protagonisti della storia secolare antica e recente della meravigliosa Maremma Laziale. Durante la visita guidata del Parco di Vulci non mancherà occasione di raccontare aneddoti e curiosità legati a questi splendidi animali e al loro rapporti con i butteri.

Cosa vedere al Parco di Vulci: i consigli della guida turistica

Il Parco di Vulci è un luogo molto importante sia dal punto vista archeologico sia naturalistico quindi è possibile scegliere tra 2 percorsi, uno più lungo, l’altro più breve. Anche se entrambi permettono di scoprire le bellezze sia archeologiche sia naturalistiche, se sceglierai quello più lungo è sicuramente predominante l’aspetto legato alla componente naturale. Chiedi consiglio alla tua guida turistica: scegliere uno o l’altro può incidere sulla buona riuscita della visita guidata e molto dipende dall’età, dalle temperature o dal clima e dalla predisposizione di affrontare sentieri naturali con gradini, salite e discese.

DUE DIVERSI PERCORSI NEL PARCO DI VULCI

  • il percorso breve è lungo circa 2,5 km e la visita guidata dura circa 2 ore e mezza.  Durante il percorso si visitano la Necropoli dell’Osteria, Porta Ovest, i templi, i ruderi degli edifici che si stagliano lungo il decumano romano, la Domus del Criptoportico, Porta Nord e si termina poi con la parte prettamente naturalistica. Un comodo sentiero pianeggiante si addentra nella boscaglia fino alla Valle delle Farfalle, oltre la quale si accede al suggestivo Laghetto del Pellicone. Sai che qui hanno girato diversi film? So che sei curioso di sapere quali, ma te lo racconterò durante la visita guidata del Parco di Vulci.

  • il percorso lungo è di circa 4,5 km e per completarlo si consiglia di richiedere una visita guidata che comprenda tutta la giornata con una sosta all’area pic-nic per la pausa pranzo. Oltre a visitare tutte le aree descritte in precedenza, qui l’itinerario procede lungo il decumano fino a raggiungere le sponde del torrente Fiora. Durante il percorso si incontrano il Sacello di Ercole, Porta Est, i resti dell’Emporio fluviale e di alcune fornaci per la produzione e cottura di vasi. Dal fondovalle attraverso salite e gradoni si risale al pianoro e poi si riscende verso il Laghetto del Pellicone. Naturalmente questo sentiero è di media difficoltà ed è solo parzialmente accessibile ai disabili.

Parco di Vulci: le 5 cose da non perdere con guida turistica

  1. Museo Archeologico di Vulci nel Castello dell’Abbadia  
    Un vero e proprio scrigno di tesori etruschi (e non solo!) provenienti dagli scavi del Parco di Vulci e del territorio circostante. Questo piccolo ma sorprendente museo, allestito in ordine cronologico e didattico, è ospitato all’interno di una fortificazione completamente circondata da un fossato d’acqua nato a scopo difensivo, a pochi passi dal Parco di Vulci.
  2. Ponte del Diavolo
    Una chicca sorprendente! Si tratta di un ponte a schiena d’asino che si erge a 30 metri d’altezza sul canyon formato dal torrente Fiora. Questo ponte di epoca romana, adiacente al Castello, conserva ancora le sue fondazioni etrusche ed è tutt’ora transitabile a piedi: non mancheremo di attraversarlo durante la visita guidata del Parco di Vulci per avere una veduta straordinaria sul paesaggio della Maremma Laziale che si apre tutt’attorno. Solamente nella parte più alta possiamo notare alcuni rimaneggiamenti di epoca medievale e una strana formazione che sembra “sospesa” nel vuoto chiamata Fazzoletto del Diavolo. Sai perché si chiama così? Durante la visita guidata ti svelerò questa e molte altre leggende e curiosità.
  3. Necropoli dell’Osteria
    Si tratta di una delle più importanti aree di sepoltura etrusche del Parco di Vulci con tombe a camera, a fossa profonda e recinti in pietra per i riti funerai. Famosissime sono la Tomba della Sfinge, quella dei Soffitti Intagliati e quella delle Mani d’Argento, che testimoniano la ricchezza raggiunta dalle nobili famiglie etrusche dell’aristocrazia vulcente.
  4. Domus del Criptoportico
    Situata all’interno del Parco di Vulci, nell’area dell’antica città etrusco-romana, questa casa è uno degli esempi meglio conservati di abitazione signorile romana in cui si riconoscono i vari ambienti pubblici e privati. Botteghe, taverne, latrine, terme, giardini, fontane e ambienti sotterranei per il passeggio al fresco si alternano a sale dotate di ricchi pavimenti realizzati in mosaico e pietre dure e luoghi di culto davvero successivi. Tra questi, un posto di prim'ordine è quello che spetta allo straordinario Mitreo, che ci racconta una storia per molti versi vicina a quella della religione cristiana. Vuoi saperne di più? Contatta la tua guida turistica di fiducia che cucirà su misura per te (o per il tuo gruppo) una visita guidata al Parco di Vulci.  
  5. Laghetto del Pellicone
    Si tratta di uno dei luoghi più affascinanti di tutto il Parco di Vulci e poterlo ammirare vale, solo questo, il biglietto di ingresso. Si tratta di un punto in cui il fiume Fiora, artefice dei suggestivi canyon scavati tra le rocce basaltiche e calcaree, attraverso una bella cascata alta alcuni metri si tuffa in questo bacino acquatico che cambia di livello a seconda delle stagioni: in estate è frequente trovarci diverse persone intente a rinfrescarsi nelle sue limpide acque. A garantire privacy e tranquillità ci pensano le alte scogliere che lo circondano, una ricca vegetazione spontanea e una spiaggetta che durante le piene invernali sparisce per riemergere durante la stagione più calda.   

Informazioni utili per la visita guidata

  • Durante la visita guidata del Parco di Vulci si consiglia di indossare calzature comode, meglio se scarponcini da trekking, quindi assolutamente niente tacchi! Si cammina per la maggior parte del tempo lungo sentieri e strade basolate romane.
  • Se si visita il parco nei mesi più caldi dell’anno è importante portare con sé cappellino e almeno un litro d’acqua. Lunghi tratti del Parco di Vulci, infatti, sono privi di alberi e in estate è consigliato usare anche la protezione solare.
  • Non scavalcare le staccionate (magari solo per scattare una foto!) e non uscire dai tratti battuti o dai sentieri a meno che non sei in visita guidata e la guida turistica ti sta accompagnando in alcuni tratti dove non vi sono pericoli. Il parco di Vulci è un vero e proprio museo: il rispetto di natura, archeologia e animali ti farà apprezzare ancora di più lo straordinario connubio tra uomo e natura, senza rischiare di incappare in spiacevoli soprese o… rovinose cadute!
  • Se vuoi partecipare a una visita guidata richiedila sempre a una guida turistica ufficiale e abilitata, ben riconoscibile dal tesserino che deve essere obbligatoriamente esposto e visibile al pubblico. Evitare di ingaggiare guide abusive significa valorizzare il lavoro di chi è veramente guida turistica abilitata e soprattutto è per te garanzia di professionalità. Affidarsi al primo che capita potrebbe portarti a vivere male il tuo tempo al Parco di Vulci e credo non ne valga proprio la pena!

Il Parco di Vulci per le scuole

Contatta la tua guida turistica per avere informazioni legate anche alle attività svolte appositamente per le scuole di ogni ordine e grado, per far vivere ai tuoi ragazzi un’esperienza indimenticabile al Parco di Vulci, una delle più belle realtà che puoi trovare in provincia di Viterbo.

Se stai programmando un tour di più giorni oppure se non vuoi dedicare più di mezza giornata alla visita guidata del Parco di Vulci, qui sotto puoi trovare alcune località che si trovano nelle vicinanze di Vulci, tra le più belle che puoi visitare in provincia di Viterbo.

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Website by Davide Inzaghi